INTERVENTO DEL PREFETTO alla Cerimonia di Consegna della Medaglia d’Argento al Merito Civile al Comune di Terelle 22 Agosto 2003

 

Un cordiale saluto a tutti. Autorità religiose, politiche, civili e militari ed a tutti voi cittadini di Terelle eredi di quei cittadini che a cavallo del 1943 e 1944 subirono gli oltraggi della guerra più dura tra quante la storia ricordi.

Un saluto particolare ed un ringraziamento di vero cuore al Sindaco Vincenzo Leone, che mi ha voluto qui a sottolineare l'indissolubile legame che unisce le Autonomie locali allo Stato centrale.

Saluto e ringraziamento che volentieri estendo anche al Prof. Pietro Grossi, che tanto si e' adoperato per dimostrare il buon diritto di Terelle alla medaglia d'argento.

La motivazione della medaglia d'argento sintetizza il calvario della città e dei suoi abitanti, cittadini e sfollati, ma per  meglio  comprenderne  la  drammaticità  occorre ripercorrerne, sia pure sommariamente, le tappe.

-     Già nell'ottobre 1943 Terelle offre asilo agli abitanti dei paesi posti lungo la linea Gustav: solo da Cassino giungono ben 3.000 profughi.

-     Nel  dicembre  successivo  l'artiglieria  degli piazzata  davanti  a  Cassino,  comincia  a battere sistematicamente la parete a Sud Est del Monte cui si trova Terelle causando 33 morti;

-     Il 25 e il 28 gennaio 1944 Terelle subisce bombardamenti aerei devastanti con altre morti e distruzioni;

-     Alla fine di gennaio la popolazione viene deportata a Roma ed anche al Nord dell'Italia ed il paese rimane in balia degli scontri e dei corpo a corpo tra i tedeschi asserragliati e le tristemente note truppe francesi del Gen. Juin, che si erano incuneate sulle sommità di Belvedere, Cerro e Colle Abate;

 

-      Dal 9 aprile 1944 coloro che erano riusciti ad evitare la deportazione rifugiandosi nelle campagne, nelle grotte e nei casolari isolati subirono il massiccio rastrellamento delle SS, nel corso del quale furono uccisi altri 66 terellesi, in quella che fu poi detta Valle della Morte.

Inoltre le truppe francesi nelle zone già da loro occupate cominciano a perpetrare quegli odiosi soprusi che tutti conosciamo.

Centinaia di morti quindi e il paese distrutto al 95%.

Ecco, in breve sintesi, la cronistoria del calvario di Terelle e dei suoi abitanti.

La medaglia d'argento al merito civile concessa a questa orgogliosa e fiera comunità non ripaga certo dei lutti e delle distruzioni subite, ma li consegna alla Storia ed alle future generazioni.

Anche quando, e tutti ce lo auguriamo di vero cuore, il mondo sarà totalmente pacificato ed i nostri discendenti studieranno gli eventi bellici degli anni '40 con lo stesso distacco scientifico con cui noi abbiamo studiato le guerre del passato, da quelle puniche a quelle di trent'anni e via discorrendo, la medaglia d'argento sul gonfalone sarà, in occasione di ogni manifestazione, al tempo stesso imperituro ricordo di quanti subirono il loro triste destino di stenti, esilio e morte e monito perché simili efferatezze non trovino più posto nella vita delle generazioni che verranno.